L’UVA

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L'UVA

Ogni stagione ha i suoi frutti che conquistano per gusto, profumi e colori. Nei mesi di settembre ed ottobre, quando le giornate diventano più corte, sui banchi della frutta ritroviamo l’uva, un frutto dolce e pieno di succo, che segna il passaggio dall’estate all’autunno. È coltivata soprattutto nel sud Italia e ha un aspetto singolare, con molti acini attaccati ad un graspo che insieme formano un grappolo. Il suo gusto, più o meno dolce, varia a seconda della zona di produzione e delle condizioni climatiche. Con le sue tante varietà, da quella bianca a quella rosata, e da quella rossa a quella nera, l’uva è un vero concentrato di gusto e benessere per l’organismo. È ricca di zuccheri, sali minerali, di vitamine A, B e C, e di polifenoli. Ha proprietà diuretiche, antinfiammatorie e disintossicanti.

La varietà più nota è l’uva della Vitis Vinicola o vite comune, destinata sia al consumo alimentare e sia alla produzione di vino; la Vitis Labrusca, originaria dell’America del Nord, è meno diffusa e conosciuta ai più come uva fragola. Insieme alla Vittoria e alla Regina, l’uva da tavola più diffusa tra le uve bianche è la varietà Italia, tra quelle nere troviamo invece la Red Globe e la Rosada. L’uva si conserva in frigorifero fino a una settimana e non va mai lavata, se non subito prima del consumo. A seconda della varietà, i grappoli vengono consumati sulle tavole o impiegati in prodotti di vario tipo, per esempio: viene essiccata per diventare uva passa, oppure i suoi semi vengono utilizzati per estrarre l’olio di vinaccioli.

Ma l’uva è un frutto speciale, amato soprattutto per la pregiata bevanda di Bacco che si ottiene e che dà corpo e colore alle pietanze: il vino. Settembre è il mese della produzione di vino, il cui processo inizia con la vendemmia. Si dice che un buon vino si ottiene a partire da una buona uva, per questo la sua raccolta deve essere seguita scrupolosamente durante tutte le operazioni. È importante che l’uva giunga in cantina integra e sana. Durante il raccolto bisogna fare attenzione alla qualità dei grappoli, scartando quelli attaccati dalla muffa, o difettati, così da non contaminare il mosto e quindi il vino. Le cassette vengono poi trasportate in cantina dove l’uva viene pigiata e diraspata, ricavando il mosto che diventa, alla fine, vino.

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